Centocinquant’anni fa, il 28 settembre 1864, alla St. Martin’s Hall di Londra, si teneva la sessione inaugurale dell’Associazione internazionale dei lavoratori: l’atto fondativo della prima organizzazione internazionale del movimento operaio.
Ciò che oggi colpisce è il carattere profondamente radicale e libertario di quella esperienza. Le discussioni, anche accese, che la animarono spaziavano dal diritto al lavoro alla critica delle ingiustizie sociali, dalla contestazione del modo di produzione capitalistico alla denuncia delle sue contraddizioni, dalla difesa della salute, dell’istruzione, del welfare all’aspra contestazione delle diseguaglianze di genere, dalla polemica contro i nazionalismi e le discriminazioni razziali al progetto di una nuova dimensione internazionale per le classi lavoratrici, in vista della loro emancipazione.
Durante la sua breve vita, l’Internazionale divenne il simbolo della lotta di classe e influenzò le idee di milioni di lavoratori in varie parti del mondo. Visti a distanza di 150 anni, questi documenti – 80 testi (26 dei quali tradotti per la prima volta in italiano), curati con estremo rigore scientifico e intellettuale da Marcello Musto, in un’edizione che vede contemporaneamente la luce in inglese presso l’editore Bloomsbury, colpiscono per la loro insospettabile attualità: in un’epoca in cui il mondo del lavoro è costretto ancora a subire condizioni di sfruttamento, il progetto dell’associazione riacquista tutta la sua forza.
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Prefazione IX
Introduzione 3
I. L’indirizzo inaugurale 23
II. Il programma politico 33
III. Lavoro 47
IV. Sindacato e sciopero 67
V. Movimento cooperativo e credito 95
VI. Diritto all’eredità 109
VII. Proprietà collettiva e Stato 119
VIII. Istruzione 153
IX. La Comune di Parigi 163
X. Internazionalismo e opposizione alla guerra 179
XI. La questione irlandese 199
XII. Sugli Stati Uniti d’America 207
XIII. Organizzazione politica 217
Indice dei nomi 255
Marcello
Musto