C’è una svolta ed è importante negli studi su Marx e riguarda i ripensamenti su alcune tematiche delle sue opere composte dal 1857 in poi. Hanno ricevuto nuove analisi in relazione ai materiali di preparazione e successivi, inediti s’intende, di Marx stesso che sono stati raccolti in circa 200 quaderni di appunti che comprendono compendi di libri letti da Marx e le riflessioni che da essi hanno preso origine.
Anche la sua biografia si è maggiormente illuminata con l’analisi della sua corrispondenza con Engels e con altri. Al riguardo, Marcello Musto, che è l’Autore dell’opera ha ricordato (p. X) quanto scrisse Maximilien Rubel, comunista militante e studioso del pensiero di Marx, che una «biografia monumentale» di Marx doveva essere ancora scritta ed era il 1957 (Karl Marx, “Saggio di biografia intellettuale” in Prolegomeni a una sociologia etica, Cooperativa Colibrì, 2001p.3).
Fino ad oggi, non è stata ancora scritta però penso che con la pubblicazione di quest’opera si è incominciato ad analizzare la biografia di Marx e le sue opere insieme, cioè con processi unitari di studi.
«Karl Marx» è il titolo di quest’opera ed ha per sottotitolo: “Biografia intellettuale e politica 1857-1883”, pp. XIV – 400 (Einaudi). È un libro innovativo che rivela un Marx, pensatore e rivoluzionario, molto diverso da quello che è stato raffigurato, per lungo tempo, da tanti suoi critici e marxisti correnti.
Biografia soltanto? L’interrogativo è d’obbligo, ovviamente dobbiamo intenderci perché, confessiamolo, siamo abituati ad analizzare in prevalenza la “Vita di Marx” di Franz Mehring pubblicata nel 1918 che è stato all’epoca un lavoro certo non facile ma realizzato dal fondatore del partito comunista tedesco che pur conoscendo analiticamente la produzione di Marx pubblicò questo libro utilizzando le documentazioni disponibili di allora e chiaramente, oggi, con quest’opera, che qua si presenta umilmente una recensione, è stata realizzata da uno studioso che è professore associato di sociologia teorica presso la York University di Toronto che utilizza fonti di archivio come quello di Amsterdam e di Mosca.
Vengono presentati presentati i nuovi processi di ricerca e gli aspetti biografici sono non separati da quelli delle opere e dei ripensamenti e ci fanno conoscere un Marx diverso senza modificarne il profilo. Marx è stato e rimane un rivoluzionario contro il capitalismo.
Attenzione. L’opera merita di essere letta perché oltre ad essere stata scritta con un linguaggio accessibile presenta il risultato di ricerche che sono ancora all’inizio come dichiara l’Autore: “Il frutto di questo lavoro è ancora incompleto e parziale”, p. IX. In pratica siamo ad una svolta negli studi di Marx.
Quindi Marx ha ancora tanto da offrire? Penso proprio di sì, al riguardo qualche osservazione, e a frontiera con il quadro del libro, potrà essere d’aiuto anche per una lettura più in profondità di questo libro.
Una premessa importante è che Marx e le sue opere, sono state approfondite nel tempo da studiosi che hanno pubblicato contributi, come dire, scientifici, i quali vengono continuamente studiati dai cultori e amanti di Marx. Da alcuni anni ci sono persone che studiano Marx, anche pubblicando saggi interessanti, ma non sono né filosofi e né storici e non è che siano impegnati nei partiti comunisti e posso assicurare che non è che siano comunisti, ovviamente che si presentino come tali, e che conoscano a fondo le opere di Marx. Sia chiaro Marx rimane il riferimento teorico dei comunisti e dei socialisti chiaramente non riformisti e di sinistra e di quanti lottano per un’alternativa al capitalismo ma che non si dichiarino di essere di destra o liberisti.
Si tenga però in conto che la classe operaia di oggi è in parte, s’intende, rappresentata da profili come quelli del fattorino di Amazon e del rider di Deliveroo che non hanno in comune niente con gli operai rivoluzionari dell’Ottocento che avevano come riferimenti il quadro degli obiettivi presentati dalle note opere del “Manifesto” e del “Capitale” di abbattere il capitalismo e costruire una nuova società. Sia chiaro, la fase che stiamo attraversando è molto complessa ed è progressivamente sempre più liberista, al riguardo sarebbe importante fare una riflessione su cosa sia la classe operaia oggi, e soprattutto cosa vuole fare per abbattere il capitalismo, e naturalmente capire se lo vuole abbattere s’intende.
C’è da dire anche che Marx, e le sue opere, sono all’attenzione di persone che sono cultori di Marx, ma che non desiderano per niente la fine del capitalismo. Sembra strano ma è un fenomeno che ho colto e che ho cercato di comprenderne le motivazioni e sono in ricerca, ma è chiaro che si voglia o no, Marx non appartiene soltanto ai comunisti e ai socialisti e a quelli che vogliono la fine del capitalismo, ma appartiene all’umanità e quindi le tematiche in generale o alcuni tratti delle sue opere che sono noti perché le sue opere essendo in Rete accessibili a tutti sono all’attenzione di chiunque e sono nati e si sono evoluti nel tempo processi di conoscenza che sono diventati culturali sulle opere di Marx e anche sulla sua biografia. Non è questa la sede per approfondire e ritornerò su questi temi.
Quest’opera si posiziona in questi processi, appena parzialmente descritti e promuoverà nel tempo nuove operazioni di conoscenza. Il libro sollecita nuove ricerche perché presenta una serie di tematiche lasciate ai margini dagli studiosi di Marx e delinea in parte anche un nuovo profilo di Marx con sfumature fino ad oggi sconosciute. Rappresenta il risultato anche storiografico di una reinterpretazione complessiva dell’opera di Marx iniziata nel 1998 con la pubblicazione della “Marx-Engels-Gesamtausgabe (acronimo utilizzato nel libro, MEGA; Gesamtausgabe = edizione completa) che è l’edizione storico-critica delle opere complete di Marx ed Engels: 26 volumi fino ad oggi e 40 sono stati pubblicati dal 1975 al 1989.
Un grazie speciale lo si deve all’Autore, Marcello Musto, che ci ha fatto conoscere con questo libro il cantiere di lavoro di Marx e ci ha mostrato come analizzò accuratamente temi cruciali del suo tempo come quelli delle società extraeuropee e come fu animato da un notevole interesse per le forme di proprietà collettiva non controllate dallo Stato. Importante è come Musto ha presentato un tema che non è stato analizzato in profondità e che riguarda la nota associazione dei lavoratori (1aInternazionale) che in una società comunista non si doveva limitare la libertà dei singoli individui.
Oltre alla prefazione che presenta in sintesi il quadro unitario delle ricerche il libro si suddivide in quattro parti. La prima: “La critica dell’economia politica” è dedicata all’elaborazione e stesura del Capitale e al carattere incompiuto dell’opera. La seconda: “La militanza politica” tratta il tema della partecipazione di Marx all’Associazione internazionale dei lavoratori e si mette in evidenza che non fu una sua creazione esclusiva. La terza: “Le ricerche dell’ultimo decennio” propone una disamina della corrispondenza e dei manoscritti, alcuni ancora inediti, degli ultimi anni di vita di Marx. La quarta: “La teoria politica” esamina le concezioni di Marx a riguardo del modo di produzione capitalistico e al profilo che avrebbe potuto assumere la società comunista.
Segue l’apparato delle note che non sono nel testo, la bibliografia, suddivisa in scritti di Karl Marx (Marx Engels Opere, edizioni singole in italiano, Marx Engels Gesamtausgabe, Marx-Engels Werke, Marx Engels Collected Works, Edizioni singole in altre lingue, Manoscritti inediti) scritti di altri autori, e un ottimo indice dei nomi, davvero prezioso per chi voglia approfondire il quadro delle relazioni di Marx e le sue opere e con i vari personaggi citati nel testo.
La terza parte penso che rispetto al quadro generale del libro abbia un carico d’innovazione maggiore, come io ho letto e interpretato s’intende. Si compone di due Capitoli: VII e VIII, pp.181-249. Nel primo “Studi teorici e lotta politica si utilizza la corrispondenza con Engels e altri e si coglie il contesto della deriva socialdemocratica che Marx aveva cercato di ostacolare e il quadro delle battaglie politiche a livello internazionale; segue la preparazione del secondo libro del Capitale e i nuovi orizzonti ricerca; si conclude con “Dagli Urali alla California”. Nel secondo c’è proprio l’altro Marx con lo studio dell’antropologia, ma anche gli anni senza sua moglie Jenny e il viaggio tra Algeria e Francia e gli ultimi mesi.
Si è avviata una fase di studi che permetterà di avere un profilo biografico completo di Marx relazionato con l’insieme delle sue opere e si potranno meglio conoscere le motivazioni per le quali vari suoi lavori sono stati pubblicati dopo la sua morte.
Marcello
Musto