Karl Marx – Friedrich Engels Marx-Engels Gesamtausgabe (MEGA²), IV Abteilung, Band 12

A dispetto dell’enorme diffusione delle loro opere, Marx ed Engels rimangono ancora privi di un’edizione integrale e scientifica dei propri scritti. La prima pubblicazione delle opere complete, la Marx Engels Gesamtausgabe (MEGA), prese avvio in Unione Sovietica negli anni Venti del Novecento, per iniziativa dell’Istituto Marx-Engels di Mosca. Le epurazioni dello stalinismo, che s’abbatterono anche sugli studiosi che guidavano il progetto, e l’avvento del nazismo in Germania, portarono, però, alla fine precoce dell’edizione, interrotta nel 1935, quando solo 12 dei 42 volumi previsti erano stati dati alle stampe.

Il progetto di una «seconda» Mega rinacque soltanto durante gli anni Sessanta. Tuttavia, le pubblicazioni, avviate nel 1975, furono anch’esse interrotte, stavolta in seguito agli avvenimenti del 1989. Così, nel 1990, con lo scopo di continuare questa edizione, l’«Internationaal Instituut voor Sociale Geschiedenis» di Amsterdam e la «Karl-Marx-Haus» di Treviri costituirono la «Internationale Marx-Engels-Stiftung» (IMES). Dopo un’impegnativa fase di riorganizzazione, nel corso della quale furono approntati nuovi principi editoriali e la casa editrice Akademie Verlag subentrò alla Dietz Verlag, dal 1998 è ripresa la pubblicazione della Marx-Engels Gesamtausgabe, la cosiddetta MEGA².

Il progetto complessivo, al quale partecipano studiosi delle più svariate competenze disciplinari e che operano in numerosi paesi, dagli Stati Uniti al Giappone, si articola in quattro sezioni: la prima comprende tutte le opere, gli articoli e le bozze escluso Il capitale; la seconda Il capitale e tutti i suoi lavori preparatori a partire dal 1857; la terza l’epistolario; la quarta gli estratti, le annotazioni e i marginalia. Fino ad oggi, dei 114 volumi previsti ne sono stati pubblicati 53 (13 dalla ripresa del 1998), ognuno dei quali consta di due tomi: il testo più l’apparato critico, che contiene gli indici e molte notizie aggiuntive.

Alcune delle novità più interessanti della MEGA² sono riscontrabili nella quarta sezione (Exzerpte, Notizen, Marginalien), ovvero quella relativa ai numerosi compendi e appunti di studio realizzati da Marx, che costituiscono una significativa testimonianza del suo lavoro ciclopico. Fin dal periodo universitario, infatti, Marx assunse l’abitudine, mantenuta per tutta la vita, di compilare quaderni di estratti dai libri che leggeva, intervallandoli, spesso, con le riflessioni che essi gli suggerivano. Il suo Nachlaß contiene circa duecento quaderni di riassunti, essenziali per la conoscenza e la comprensione della genesi della sua teoria e delle parti di essa che non ebbe modo di sviluppare quanto avrebbe voluto. Gli estratti conservati, che coprono il lungo arco di tempo dal 1838 fino al 1882, sono scritti in 8 lingue – tedesco, greco antico, latino, francese, inglese, italiano, spagnolo e russo – e ineriscono alle più svariate discipline. Essi furono desunti da testi di filosofia, arte, religione, politica, diritto, letteratura, storia, economia politica, relazioni internazionali, tecnica, matematica, fisiologia, geologia, mineralogia, agronomia, etnologia, chimica e fisica; oltre che da articoli di quotidiani e riviste, resoconti parlamentari, statistiche, rapporti e pubblicazioni di uffici governativi (è il caso dei famosi Blue Books, in particolare i Reports of the inspectors of factories, le cui indagini furono di grande importanza per i suoi studi). Questa sterminata miniera di sapere, in larga parte ancora inedita, fu il cantiere della teoria critica di Marx e la quarta sezione della MEGA², concepita in 32 volumi, ne permette, per la prima volta, l’accesso.

L’ultimo volume pubblicato è esemplare al riguardo. Esso contiene le trascrizioni di nove voluminosi quaderni di estratti, per un totale di quasi 1000 pagine a stampa, redatti da Marx durante il 1853-55. Tali note furono scritte nello stesso periodo in cui egli pubblicò due importanti serie di articoli per il quotidiano New-York Tribune. La prima, intitolata Lord Palmerston, fu dedicata alla critica della politica del primo ministro inglese in carica al tempo. La seconda, invece, nota con il titolo La rivoluzione in Spagna (Revolutionary Spain), fu un resoconto delle sollevazioni spagnole, considerate da Marx i più importanti moti rivoluzionari avvenuti in Europa in seguito alle rivoluzioni del 1848-49, che portarono al cosiddetto ‘Biennio Progressista’ (1854-56).

I quattro quaderni utilizzati per il Lord Palmerston raccolgono annotazioni sulla storia della diplomazia, tratte, principalmente, dai testi degli storici Famin e Francis, del giurista e diplomatico tedesco von Martens, del conservatore inglese Urquhart, così come dalle Correspondence relative to the affairs of the Levant e dai Hansard’s parliamentary debates. Gli altri cinque, desunti da Chateaubriand, dallo scrittore spagnolo de Jovellanos, dal generale spagnolo San Miguel, dal suo connazionale de Marliani e da molti altri autori, sono, invece, esclusivamente dedicati alla Spagna e mostrano con quale intensità Marx ne esaminò la storia politica e sociale e la cultura, per preparare i suoi articoli per il giornale americano di cui era corrispondente. Suscitano, inoltre, particolare interesse gli appunti dallo Essai sur l’histoire de la formation et des progrès du Tiers État di Augustin Thierry. Tutte queste note sono di grande rilevanza perché palesano, per la prima volta, le fonti cui Marx attinse in questo periodo e permettono di comprendere il modo in cui egli studiò a fondo la realtà spagnola e utilizzò queste letture per la stesura dei suoi lavori giornalistici. Il volume comprende, inoltre, un gruppo di estratti sulla storia militare redatti da Engels.

Venire a conoscenza delle letture di Marx costituisce un prezioso contributo alla ricostruzione delle sue ricerche e serve a smentire l’interpretazione agiografica «marxista-leninista», che ne ha spesso rappresentato il pensiero come il frutto di un’improvvisa fulminazione e non come, quale fu in realtà, un’elaborazione piena di elementi teorici derivati da predecessori e contemporanei.

Dopo il 1989, Marx è stato messo troppo frettolosamente da parte. Contrariamente a coloro che ne avevano decretato l’oblio, durante gli ultimi anni è tornato all’attenzione degli studiosi internazionali per la persistente capacità esplicativa della società capitalistica. Liberata dalle opprimenti catene dell’Unione Sovietica, ora la sua opera può essere riletta e reinterpretata anche attraverso i preziosi inediti in corso di stampa nella MEGA².

Journal:

Filosofia Politica

Pub Info:

Vol. XXII (2008), n. 3, 508-509

Reference:

ISBN: 978-88-15-12273-5

Available in: