Vincenzo Moretti, review of Sulle tracce di un fantasma. L’opera di Karl Marx tra filologia e filosofia, Rassegna Sindacale, 2006.
Si può ritenere Karl Marx “un autore misconosciuto, vittima di una profonda e reiterata incomprensione”? A leggere l’introduzione di Marcello Musto, curatore di questo interessante, rigoroso, sorprendente, volume, sì.
A suo avviso Marx è stato tale “nel periodo durante il quale il marxismo era politicamente e culturalmente egemone, tale rimane ancora oggi”, e le cause principali di tale paradosso sono “il tortuoso processo della diffusione degli scritti di Marx e l’assenza di una loro edizione integrale, insieme con la primaria incompiutezza, il lavoro scellerato degli epigoni, le letture tendenziose e le più numerose non letture”.
La questione è di quelle destinate a lasciare il segno. Nella storia e nel futuro del pensiero socialista. Nella conoscenza di questo straordinario filosofo, economista, storico, saggista, editorialista. Nella testa e nel cuore di chi legge il libro.
Non si può negare un certo sconcerto di fronte ad affermazioni, convincimenti, demarcazioni, del giovane e bravissimo curatore, che in maniera tanto netta evidenzia gli abusi e i sorpresi perpetrati ai danni del grande vecchio di Treviri; quando si vede minacciato l’impegno e la passione con il quale ci si è misurati con il suo pensiero; quando ci si ritrova a pensare che tutti quei libri così gelosamente custoditi, salvati dal riflusso, dal reaganismo, dal craxismo, dal berlusconismo, dalla critica roditrice dei figli (che sa essere più feroce di quella dei topi), sono in buona sostanza dei falsi.
Eppure mano a mano che si procede nella lettura, lo sconcerto lascia il posto alla scoperta, alla voglia di ricominciare, alla speranza che quello che anche i più ottimisti hanno ritenuto un pensiero straordinariamente nobile ma altrettanto datato e male applicato, possa tornare a essere attuale, a essere utile per l’oggi e per il domani.
Sta qui a nostro avviso il valore straordinario di questo volume, che si articola in quattro sezioni che raccolgono i saggi presentati nel corso di una conferenza internazionale svoltasi a Napoli nella primavera del 2004.
La prima sezione, per chi scrive quella più appassionante, è dedicata alla nuova edizione storico – critica della Marx Engels Gesamtausgabe (MEGA2, 114 i volumi previsti, quasi la metà quelli già pronti, diretta dalla Internazionale Marx – Engels – Stiftung, pubblicata dalla Berlin-Brandenburgische Akademie der Wissenschaften), con interventi e saggi, tra gli altri, di Manfred Neuhaus, Gerald Hubmann, Izumi Omura.
La seconda sezione si sviluppa intorno al pensiero del Marx giovane, dalla dissertazione di laurea alla critica della politica, e propone tra gli altri interventi di Giuseppe Cacciatore, Marcello Musto, Stathis Kouvélakis.
La terza sezione analizza quella che molti hanno considerato l’opera più importante di Marx, Il Capitale, con interventi tra gli altri di Roberto Finelli, Geert Reuten, Christopher J. Arthur.
La quarta sezione propone infine le ragioni e i caratteri dell’attualità del pensiero marxiano, e presenta tra gli altri contributi di André Tosel, Domenico Losurdo, Alex Callinicos.
La lettura, per quanto impegnativa, risulta sempre non solo interessante ma anche scorrevole e ricca di sorprese. Sapete ad esempio che attraverso la banca dati elettronica dell’Università Tohoku, è possibile visionare le prime edizioni di alcune delle più importanti opere di Marx con note e dediche scritte a mano dall’autore? O che Marx e Engels sono stati per lungo tempo editorialisti del New York Tribune, al tempo il più importante quotidiano del mondo?
Sulle tracce di un fantasma è insomma un libro da non perdere, soprattutto per chi ritiene che la possibilità di “un nuovo accesso post-ideologico all’opera e al pensiero di Marx”, e dunque di una sua nuova modernità e attualità, possa mostrarsi ancora oggi una prospettiva utile, realistica, credibile, concreta nelle quotidiane fatiche per la conquista di un mondo almeno un po’ più eguale e meno ingiusto.
Marcello
Musto